La nostra filosofia

Durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano, un colibrì volava in senso contrario con una goccia d’acqua nel becco. “Cosa credi di fare?" - gli chiese il leone - “Vado a spegnere l’incendio” - rispose il piccolo volatile - “Con una goccia d’acqua?” - disse il leone con un sogghigno. E il colibrì, proseguendo il volo, rispose:
"IO FACCIO LA MIA PARTE".

Il logo

Il logo

Riceviamo e pubblichiamo

La magia di una voce,un organo e un flauto.

Quando ero bambina avevo un sogno: suonare il pianoforte.
Una mia anziana cugina, che io chiamavo nonna, e una carissima amica di mia madre si dilettavano a duettare frequentemente al piano e qualche volta, dovendo suonare l'organo in chiesa, mi portavano alle prove.
Tentarono anche di avviarmi all'uso dello strumento, ma io ero così stonata che, dopo mesi di titaniche fatiche...gettarono la spugna!
Mi rimase però l'amore per essi e un viscerale rispetto per gli eletti in grado di usarli.
Così giovedì sera, oltre al piacere di ascoltare i canti di Dante Alighieri nella straordinaria interpretazione del Prof. Zoboli, l'effetto delle mirabolanti note dell'organo e del flauto traverso, per me furono mistici.
L'Abbazia di San Donato, voluta nel decimo secolo dal Vescovo di Pavia Liutardo De' Conti, irradia sempre un'atmosfera di ascetico mistero e quella notte era come centuplicata.
La voce del narratore e il suggestivo susseguirsi di organo e flauto per la loro leggiadria portavano gli animi a sentirsi più leggeri e in pace.
Qualcuno mi disse, poco tempo fa, che ognuno, anche se non credente, ha il suo Paradiso.
Probabilmente è vero perchè giovedì sera, per un attimo, siamo stati tutti in Paradiso.
L'abilità di Luca Magni al flauto e di Christian Tarabbia all'organo hanno ricreato sublimi situazioni che la voce di Paolo Zoboli ha profondamente inciso dentro di noi.
Credo sia giusto che a Loro vada la nostra gratitudine con la speranza che siffatti eventi possano essere riproposti contando ovviamente sulla disponibilità dell'Assessore Silvia Fantino.
Direi che Silvia meriti un grande grazie per aver regalato alla comunità di Sesto Calende tre serate indimenticabili, riuscendo ad aggregare moltissime persone accomunate dall'amore per la musica e la poesia.
Alberta





0 commenti:

Posta un commento