GRAZIE PROFESSOR BIELLA
In questi giorni la provincia ha deciso di assegnare il liceo sportivo a
scuole diverse dal ISIS Dalla Chiesa di Sesto Calende. Se sia stato un favore
per qualcuno oppure un errore, una svista o uno sgarbo per qualcun altro, temo
che nessuno ce lo dirà mai. Di certo chi, come il nostro professor Roberto
Biella ha lottato e si è impegnato con ogni mezzo perchè questo indirizzo fosse
assegnato alla nostra scuola non può che sentirsi sconfitto.
I modi per vedere la vicenda e i suoi risvolti possono essere
molteplici, ma fare troppa dietrologia non serve che a farsi il sangue più
amaro di quanto non si debba.
Cercando di trovare delle parole consolatorie per questo insuccesso, non
vorrei che si pensasse che io voglia difendere la classe politica di questa
provincia o la classe politica in generale; ma quel che propongo è di ragionare
con un'analogia rispetto a questa vicenda.
Proviamo a pensare a chi amministra, quelle poche risorse che non sono
state ancora buttate dalla finestra, come ad un genitore davanti a due figli.
Uno dei due ha capacità vocali ed espressive normali, anzi al di sopra della
media ed un'intensa vita di rapporti, mentre l'altro fatica ad esprimersi, balbetta, si
"mangia" qualche consonante e tutto ciò non fa che aumentarne,
attraverso un circolo vizioso, la sua timidezza e la sua chiusura rispetto ai
coetanei che spesso lo prendono in giro.
Se fossi io quel genitore e avessi un budget limitato lo investirei di
certo per far seguire il secondo figlio da una logopedista e metterei da parte,
per tempi migliori, la possibilità per il primo figlio di seguire un corso di
canto o di recitazione.
E' vero che così facendo non premierei il merito, ma avrei aiutato chi
si trova più indietro e molti, in un caso del genere, seguirebbero questa
logica.
Certo la scelta di affidare un indirizzo scolastico ad un istituto
piuttosto che ad un altro la prende un politico, della cui capacità di
discernere cosa sia più opportuno per la comunità che dovrebbe rappresentare
dubitiamo ormai a prescindere da tutto. Mettiamoci allora a pensare ad un
politico un po' più illuminato di come li conosciamo o li immaginiamo.
Figuriamocelo davanti alla scelta di poter investire in un solo progetto da
destinare ad una sola tra due scuole. La prima, posta in un'area tranquilla
della città, è frequentata per lo più da ragazzi di famiglie consapevoli e
magari con buone possibilità economiche, con un tasso di rendimento al di sopra
della media, la seconda invece si trova in un quartiere periferico degradato ed
ha un tasso di dispersione scolastica altissimo.
Se scegliesse di premiare il merito ed il rendimento, in apparenza non
dovrebbe avere dubbi e la sua scelta sarebbe quella di investire sulla prima
scuola, ma a mio avviso non farebbe la scelta giusta. Ma anche nella seconda
scuola ci sono ragazzi, genitori e insegnanti che resistono nonostante una
situazione a cui non hanno concorso per determinarla e meritano di vedere
accolte le loro istanze. Anche restando a ragionare in termini aritmetici, alla
lunga, lasciare alla deriva una scuola e la comunità a cui questa fa
riferimento, non può che portare ad uno svantaggio economico complessivo.
Effettivamente ho detto "alla lunga" e questo non è un modo di
pensare che si trova comunemente tra i politici di oggi.
Senza fare troppa dietrologia e sperando che siano state valutate
correttamente le opzioni sul tavolo, si potrebbe ipotizzare che le scelte siano
state fatte per dare maggiori possibilità ad istituti e ragazzi che fino ad ora
non hanno dimostrato di poter raggiungere i traguardi sportivi del nostro
istituto. Mi sbaglio? E' probabile, ma quello che voglio è che non si prenda,
per forza, questa vicenda come una sconfitta in una competizione sportiva
truccata, con concorrenti dopati o arbitri corrotti.
Davanti alla scelta della prima assegnazione di questo indirizzo
liceale, lo sfavillio del medagliere sportivo e dei trofei vinti dai nostri
ragazzi, rispetto a quelli modesti di altri istituti potrebbero aver indotto un
politico "illuminato" a pensare che forse è il caso di incentivare
l'attività sportiva anche in altre parti della provincia.
E' una magra consolazione per chi si è impegnato, ben oltre il proprio
dovere, per ottenere questi risultati, pensare che i successi raggiunti siano
concausa di una scelta che li penalizza; ma vorrei cogliere l'occasione di
questa sconfitta per ringraziare il professor Biella e con lui tutti gli
insegnanti di Educazione Fisica del Carlo Alberto Dalla Chiesa; con un po' di
retorica, li vorrei ringraziare a nome di tutti i genitori attuali e passati
dall'ISIS, per l'esempio quotidiano che hanno rappresentato e continuano a
rappresentare per i nostri figli; li voglio ringraziare per l'impegno e la
passione che mettono ogni giorno nel loro lavoro e che continua anche al di
fuori dei tempi e dei cancelli della scuola, dimostrando quanto vale avere
degli insegnanti che, come loro, siano anche dei maestri di vita. Questo è il
vostro vero successo che nessuno potrà togliervi.
Mauro Roaro - Presidente del Consiglio d'Istituto
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