La nostra filosofia

Durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano, un colibrì volava in senso contrario con una goccia d’acqua nel becco. “Cosa credi di fare?" - gli chiese il leone - “Vado a spegnere l’incendio” - rispose il piccolo volatile - “Con una goccia d’acqua?” - disse il leone con un sogghigno. E il colibrì, proseguendo il volo, rispose:
"IO FACCIO LA MIA PARTE".

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Sportello psicologico

Riportiamo i dati relativi al lavoro svolto dal dott. Pala con lo sportello di consulenza psicologica.
In totale le attività ammontano a 164 ore di lavoro, così finanziate:
40 ore: Comune di Sesto Calende
40 ore: Comune di Vergiate
60 ore: Associazione Genitori
Le restanti 24 ore sono state offerte dal dott. Pala






Come si può rilevare dalle tabelle allegate complessivamente hanno fruito del
"Cento d'Ascolto" 105 alunni (74 femmmine e 31 maschi) di cui 74 per la prima
volta Va sottolineato che l 'alto numero di alunni che hanno c iesto per la prima volta
un colloquio non riguarda solo alunni del primo anno, ma è distribuito lungo I'arco
dei cinque anni in quantosuccede con una c erta frequenza che un/a alunno/a " sentano
il bisogno"( magari quando sono g ià in quinta)di chiedere un colloquio per essere
aiutati a "fare il punto" su uno specifico momento di difficoltà.
Nel loro insieme i dati conispondono a quelli degli annì precedenti .Sul piano
strettamente numerico va comunque osservato:  il consistente numero di richieste da
parte di alunni che frequenlano il Liceo Scientifico (compreso un certo numero di
maschi), che gli alunni che iscritti al Liceo delle Scienze umane sono
tendenzialmente disponibili a rivolgersi a questo tipo di servizio (va notato che
questo era il primo anno in cui questo tipo di percorso scolastico era presente
all'internod ell'Istituto), che c'è un arrco di disnibuzione  della domanda che copre
tutti gli anni.
Passando alle aree tematiche s i può notare che prevalgono quelle riferite all'impegno
e alla scelta scolastica, ai legami affettivi, alle relazioni con e fra i genitori. Ciascuna
di queste aree evidenzia, a sua volta, elementi di specificità. In particolare quella
riferita all'impegno e alla scelta scolastica ha, come momenti di picco, il  primo e il
secondo anno quando alcuni alunni si trovano a chiedere aiuto per cercare di capire se
proseguire nel percorso intrapreso o cambiare indirizzo e l'ultimo anno di studi
quando il nucleo di problematicità è legato al "cosa fare dopo". Per quanto riguarda le
difficoltà nella relazione con e fra i genitori va segnalato l' aumento delle situazionii n
cui la richiesta di aiuto è legata al cercare di capire come non essere eccessivamente
disorientati dall'esplodere di una situazione di conflittualita all'intemo della coppia
genitoriale. A tal proposito segnalo che vari genitori hanno dato la disponibilita a
fissare dei colloqui con me in risposta alla richiesta che veniva loro fatta dai figli così
come alcuni hanno chiesto dei colloqui per avere un mio punto di vista
sull'andamentdo e i figli dando per scontato che non necessariamente  a questo sarebbe
seguita la disponibilità dei figli a "discutere" di quanto stava loro accadendo.
Olhe a tutto questo poi va ricordata un'area tematica che è stata oggetto di uno
specifico approfondimento durante la conferenza  di bilancio dell'attività del 5 giugno
scorso. Mi riferisco alla difficoltà, per molti alunni,a percepireil territorio in cui
vivono come luogo in cui poter declinare il proprio" diventare grandi" per cui molti
vedono l 'andare all'estero come unica possibilità. Rispetto a tutto questo, come ho
già avuto occasione di sottolineare in quella occasione è, importante aprire un lavoro
di ricerca e riflessione finalizzato a cercare di capire come far che  i sentano, usando
una formula, cittadini del mondo o bitanti di un territorio. Questo sarà possibile solo
se li si aiuterà a scoprire che anche nel tenitorio in cui crescono ci sono delle risorse e
delle opportunità per cui se è importante" andare all'estero per fare esperienze e
affinare delle competenze" è altrettanto importante che l'eventuale scelta di
"rimanervi per sempre" sia pensata come una possibilità, non come una scelta
obbligata.
Riflessioni di questo genere schiudono uno scenario che è mia intenzione rendere
oggetto di specifica attenzione al momento della ripresa dell'attività del "Centro
d'ascolto e consultazione "  e che si può riassumere con il titolo: Io che (non) so dove
crescere. ln effetti  il tema del "dove" copre un arco che va dal contesto familiare che
non sempre, come ho sopra ricordato ,è un luogo " abitabile" al territorio inteso sia
come luogo dell'imparare, del fare e del produrre che come spazio in cui si declinano
le reti di prossimità. Si tratta di un ambito decisamente vasto che invito l'Associazione, come già è alvenuto per altre iniziative,a far proprio coinvolgendo,
su questo anche le Istituzioni e le Fondazioni  che hanno dimostrato di essere attente
a quanto si sta sviluppando.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Per completezza della relazione sarebbe interessante anche qualche cifra e considerazione sulla tematica "diventare grandi" così da capire quanti del 12% dei ragazzi che si sono rivolti allo sportello, ne siano coinvolti.

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