L'Associazione Genitori condivide in pieno quanto espresso dalla professoressa anche alla luce della nostra personale esperienza di genitori di ragazzi universitari che hanno frequentato differenti indirizzi nel nostro istituto.
Con
sorpresa e indignazione, noi, insegnanti e educatori dell’ISIS Dalla Chiesa di Sesto Calende,
sottoscrittori della presente, abbiamo letto l’articolo comparso su Varesenews
qualche giorno fa, posto in prima pagina e poi spostato nella pagina della Scuola,
relativo alla ‘graduatoria’ delle scuole ‘più brave’ della Lombardia e, venendo
a noi, della provincia di Varese.
Con
sorpresa, poiché ci stupisce che un
giornale della nostra provincia abbia voluto fornire, in prima battuta, una
notizia poco chiara e soprattutto deleteria per l’immagine di una scuola, luogo
per eccellenza deputato all’educazione, al rispetto delle regole della
convivenza civile, all’elevazione dello spirito. E di una scuola dello stesso
territorio, per di più.
Abbiamo
poi preso atto della spiegazione e dell’invito del dottor Colosio (Direttore Scolastico Regionale) a ‘interpretare’ la
classifica stilata dalla Fondazione
Agnelli, così come si legge in un secondo articolo in tema pubblicato in
data 10 aprile; se tale spiegazione fornisce almeno qualche coordinata per
l’interpretazione dei dati, riteniamo che sia piuttosto anomalo il fatto che si
dia una notizia e che una settimana dopo si fornisca la chiave di lettura della
stessa, ormai ‘metabolizzata’ dalla maggior parte dei lettori.
Con
indignazione, perché nel primo
articolo vengono superficialmente e poco chiaramente stilate ‘due classifiche’
(dalla lettura di altri giornali, in verità, si capiva che si trattava di una
sola ricerca condotta dalla Fondazione
Agnelli) che ci vedono sempre posizionati e menzionati all’ultimo posto.
Ci
sembra di poter asserire che non vengono esplicitati chiaramente i parametri secondo i quali la (prima?) classifica
è stata stilata: solo alla fine dell’articolo si coglie come il principale
parametro di valutazione sia stato la performance
nel primo anno di università dei diplomati di ogni scuola superiore
lombarda (o di un campione di 500 scuole non professionali?) del 2006 e del
proseguimento delle carriere universitarie di tali studenti. Da questo punto di
vista ci preme far rilevare a chi ha condotto l’indagine che non è
possibile comparare la realtà di un Liceo con quella di Istituti di
Istruzione come il nostro, naturalmente destinati a immettere nel mondo del
lavoro la maggior parte dei loro diplomati, a maggior ragione se il radicamento
della scuola sul territorio è forte e se la preparazione degli studenti che da
quella scuola provengono è riconosciuta come buona dalle aziende.
Comunque,
sulla base del dato ‘prestazioni al primo anno di università degli studenti
diplomati nel 2006’,
noi risultiamo all’ultimo posto della provincia di Varese (dato per altro in
contrasto con quello che leggiamo su altri giornali, per cui almeno un istituto
saronnese ci segue): sarà stato un anno sfortunato per noi, ci siamo detti! Proprio
nel 2006 uscivano dal nostro Istituto di Istruzione Superiore due classi di
diplomati liceali (maturità scientifica), di un indirizzo nato solo nel 2000 a Sesto Calende presso
il Dalla Chiesa e che quindi ancora
non può vantare la centenaria tradizione di altri blasonati licei: questo lo
mettemmo in conto quando, nel 2000 appunto, in seno all’ISIS sestese, si ebbe
la lungimiranza di avviare un indirizzo liceale! Indirizzo che siamo, vogliamo
ribadirlo, comunque orgogliosi di aver contribuito ad istituire e far crescere.
Per
quanto riguarda l'interpretazione dei dati ‘in
base al contesto territoriale e sociale, alle caratteristiche degli studenti (assenze, il voto di maturità,
l'assenza di bocciature) e della scuola (organizzazione scolastica, qualità
dell'offerta formativa e degli insegnanti, capacità di orientamento)’, riteniamo
necessari altri chiarimenti.
Vogliamo inoltre far rilevare che non si tratta di una
seconda classifica, come erroneamente illustrato dal giornale virtuale, ma
comprendiamo da altre fonti che il dato precedente va ‘ridimensionato’ alla
luce di questi fattori, tanto che il nostro Istituto guadagna un centinaio di
posizioni, finendo al 260 posto, cioè esattamente ‘nella media’. Duole però
rilevare che, nell’articolo incriminato, siamo posizionati ancora al termine
dell’elenco di scuole, senza che venga chiarito se ‘260’ sia una posizione o un
punteggio, se questo sia alto o basso, senza che venga fornita alcune legenda dei dati.
Ancora:
ci pare ingiusto che dell’ISIS di Gavirate, afferente ad un territorio simile
al nostro, si tenti una lettura dei dati numerici, da parte del giornale,
dicendo che ‘paga lo scotto di un
territorio capace di deviare i ragazzi dal percorso universitario’, mentre
non lo si dica in premessa per TUTTI gli Istituti non liceali o non solo liceali, i cui i
diplomati sono magari molto apprezzati per la loro preparazione dalle aziende.
E' evidente come gli esperti di statistica della Fondazione abbiano utilizzato metri di giudizio quantomeno bizzarri, e troviamo ingiustificato il risalto che viene dato a certi dati nell’articolo di partenza (non si potevano citare come elementi di vanto per la nostra provincia solo le scuole ‘migliori’?).
E' evidente come gli esperti di statistica della Fondazione abbiano utilizzato metri di giudizio quantomeno bizzarri, e troviamo ingiustificato il risalto che viene dato a certi dati nell’articolo di partenza (non si potevano citare come elementi di vanto per la nostra provincia solo le scuole ‘migliori’?).
Siamo
felici di far notare che le iscrizioni per il prossimo anno si sono ormai
concluse e, nel nostro caso, con buon successo: non sarebbe stata certamente
positiva la ‘pubblicità’ che ci è stata fatta, ma deleteria per la nostra
scuola e per tutti coloro che ogni giorno si impegnano in prima linea, senza
risparmio di energie e di tempo, per offrire un servizio che riteniamo
decisamente di grande qualità, in condizioni territoriali e socio- culturali
non sempre facili.
(Sono state raccolte le firme di 14 insegnanti
dell’ISIS Dalla Chiesa)
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